Il “pubblico dei festival”:
attuale e potenziale, residenti e turisti

Gli ingredienti che rendono un festival “di successo” sono dati dalla presenza simultanea di un’offerta culturale variegata, un prodotto artistico di elevata qualità, tale da essere di richiamo per il pubblico, nomi di personalità di impatto e luoghi suggestivi, in grado di stimolare un’esperienza di tipo estetico-emozionale, che porti i consumatori culturali a ripetere l’esperienza nel corso degli anni e ad avviare un prezioso passa-parola.

Il successo dei festival si inserisce nel quadro di una più ampia logica in cui l’evento diventa luogo deputato al risultato dell’esistere, del fare, del muoversi di tante, diverse comunità culturali attorno a linguaggi, mondi di sapere, sistemi di valori e modelli di identità.

Il successo della “formula festival” si basa su un’affluenza costante di pubblico, e su motivazioni che tendono a differenziarsi rispetto alle motivazioni che spingono verso altri tipi di consumi culturali.

Un’evidente funzione che assolvono i festival è anche quella di avvicinare nuovi segmenti di pubblico agli spettacoli culturali-artistici: un pubblico trasversale ed allargato, fortemente autonomo ed in grado di muoversi fluidamente per operare le scelte di partecipazione che ritiene adatte al proprio gusto, in cui le valutazioni di tipo estetico e di contenuto rispetto a quanto offerto sono preponderanti.

La stessa possibilità di “farsi nomade” per raggiungere il luogo deputato non costituisce ostacolo, ma anzi motivazione supplementare, poiché prevale il senso di appagamento e di gratificazione individuale.

L’esperienza estetica lontana dai luoghi deputati, in spazi generalmente aperti oppure insoliti, attira un pubblico sempre più “nomade” – appunto – e disposto ad affrontare anche lunghi tragitti pur di sentirsi “parte” di un evento in una “location” caratteristica. In una dimensione fisica e materiale che, per alcuni aspetti, appare come reazione alla immaterialità della digitalizzazione ed in particolare della (non) socialità dei “social network”.

Abbiamo già segnalato come queste dimensioni (fisica, in presenza; immateriale, via web) siano state messe a dura prova, nel corso del 2020 e finanche del 2021, dalle conseguenze della pandemia Covid-19, e che è emersa una novella modalità, frutto di una ibridazione: la dimensione cosiddetta “physital”, che negli anni successivi è parzialmente rientrata.

Il Progetto “ Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani ” si pone come strumento di informazione e comunicazione e promozione dell’insieme delle iniziative festivaliere italiane, con l’obiettivi di stimolare la domanda: come già segnalato, finalmente il cittadino – residente o turista – potrà avere risposta chiara e semplice alla domanda essenziale (come abbiamo già segnalato): “che festival ci saranno in quella zona, dal giorno x al giorno y?”.

Domanda apparentemente semplice, ma alla quale, ad oggi, non si risponde con un sistema informativo adeguato. Esistono certamente iniziative locali – di alcune Regioni e di alcuni Comuni correlati tra loro (talvolta attraverso le Unioni di Comuni) – ma sono pochissime in tutta Italia, non omogenee tra loro, e comunque deficitarie di una visione strategica di marketing (culturale-turistico) integrato.